Sydney Aperitivo

Anche se ci siamo svegliati un po’ più tardi in questa strana vigilia di Natale (32 gradi alle 9 del mattino, ma con quel solito venticello che rende gradevole una giornata simile), sia io sia mio cugino Marco non volevamo perdere un altro giorno per andare alla scoperta di Sydney e, sebbene alle 19 dovessimo essere pronti lindi e pinti per il cenone della Vigilia, abbiamo deciso di prendere il treno metropolitano che da Wollongong giunge alla capitale del New South Wales. Papà, che voleva tornare sulle spiagge, si è convinto subito ed alla fine abbiamo portato con noi anche zio Lorenzo (il papà di Marco). In stazione, prima sfiga: il treno espresso era appena partito, ci toccava aspettare il treno che faceva tutte le fermate, partenza alle 9.37, arrivo a Sydney Central Station alle 11.15!!! Armati di pazienza e di cartina della città, per poter individuare subito le priorità da visitare, ci siamo sorbiti il viaggio, con un’aria condizionata raggelante che ci è sembrata ancor più assurda quando le porte del treno si sono aperte: a Sydney c’era un vento caldo (simile al nostro “Garbino”, ma molto più afoso) che ha fatto schizzare la temperatura intorno ai 37 gradi, terribile!

Armati di pazienza (e di ghiaccioli e gelati) abbiamo raggiunto subito la Sydney Opera House, il monumento certo più celebre della città, che sorge sulla punta estrema di una delle baie che formano il cuore della capitale: da lì abbiamo ammirato il “mare di mezzo” tra le due lingue di terra sulle quali è disteso l’intero abitato e di lontano abbiamo visto il celebre Harbour Bridge (per salire il quale occorrono 160 dollari australiani!!!), sul quale stavano installando i fuochi artificiali che rallegreranno il passaggio all’anno nuovo. Dall’Opera House siamo andati a The Rocks, all’inizio della immensa George Street, per un salto a “Zia Pina”, localino tipico italiano, davvero piccolo, ma gustosissimo: per la prima volta da quando sono in Australia, ho potuto gustare una pizza come si deve, ed anche il caffé non era male!

Il tempo purtroppo stringeva: abbiamo imboccato la George Street e l’abbiamo percorsa quasi per intero (2 km in tutto!) per arrivare alla celebre Tower Hall, dove, dall’altro di circa 350 metri, si gode una vista mozzafiato della città. Prima di salire, ci siamo imbattuti in The Strand, una galleria commerciale (nata nel 1891) tutta addobbata e con un coretto di fanciulle che intonavano canti natalizi: per la prima volta, in quel breve tratto, ho sentito un po’ di spirito natalizio, che purtroppo latita qui! Passato The Strand, tutti (meno lo zio Lorenzo, alquanto timoroso) abbiamo preso il lungo ascensore (oltre sei minuti di salita!) che ci ha portato sulla cima della Tower Hall, dove Sydney appare davvero incantevole: nel blog ho inserito quindici foto della città scattate dalle finestre del “circle” in cima alla torre!

Il tempo purtroppo era scaduto… Con tante promesse (la monorotaia, il museo marittimo, la crociera nella baia…) abbiamo salutato Sydney per rientrare a Wollongong: nonostante la mancanza dello spirito natalizio, le tradizioni qui sono sacre, almeno per gli italiani!

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