L’irresistibile mania dei saldi

Ieri ci siamo davvero stancati, tanto che stamattina ci siamo svegliati tutti un po’ tardi… L’atmosfera in casa non era certo delle migliori: è stato stabilito il funerale del cognato di zia Betty, giovedì prossimo (qui in Australia non sono come da noi dopo un giorno circa dal decesso), e anche a noi è toccato il rito delle condoglianze, sebbene siamo davvero i più sconosciuti tra i parenti (solo papà e in parte zio Lorenzo conoscevano il morto). La mattinata poi è passata a scaricare i filmati fatti con la telecamera su dvd: sono venuti davvero bene! Nel primo pomeriggio, invece, papà e Marco mi hanno trascinato a Crowne Hall, il centro commerciale di Wollongong, dove impazzavano (letteralmente) i saldi: migliaia di persone intasavano il grande mall cittadino in una corsa folle all’acquisto.
Già di per me odio andare in giro per negozi (io ho i miei tre fornitori fissi in Abruzzo e solo Giò è riuscita a farmi fare shopping nella mia vita), immaginatevi andare in giro per vetrine in una cittadina australiana! Eppure, dei tre solo io ho acquistato qualcosa ed è da far tremare la terra per lo sconvolgimento climatico che potrei provocare: infatti mi sono comprato gli shorts, quegli strani pantaloni né corti né lunghi, appena sotto il ginocchio, che qui in Australia si usano tantissimo ed in abbinato una cinta strana, con la fibbia "a morso", che fa pendant… Un miracolo: l’ultima volta che ho indossato pantaloni corti è stato forse nel 1987 o giù di lì! Domani, invece, li metterò, ma solo perché un paio di jeans dei due portati qui in valigia mi si sono strappati e mi trovo dunque nella necessità di cambiarmi! Quindi, poche illusioni: non credo che li indosserò in Italia… anche se non si può mai dire!
Al ritorno da Wollongong, a parte la sgradevole presenza di un gruppettino di ubriachi sul treno, abbiamo concordato per domani di andare a Kiama (che si legge curiosamente "Càiema" o "Caièma" come dice mio zio Tommaso) per andare a vedere lo spettacolo naturale dei "soffioni", ossia sbuffi d’aria calda, tipo geyser ma più modesti, che si producono in questa città che è una delle ultime dell’Illawarra. Non avrei sofferto un altro giorno senza fare nulla: e per fortuna che poi sono io quello che è pigro!
Tornati a casa, abbiamo fatto i bravi lavandai, lavandoci maglie e biancheria, per non pesare alla zia: regista di tutto papà, che se la cava benissimo in queste cose!
Infine, la cena: inaspettatamente, tra zio e zia e ricordi di Miglianico "antica", ce ne siamo usciti con mille risate… Sono contento: almeno così la zia è un po’ più serena!
Un’altra giornata è passata: sono già due settimane che sono partito!
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2 risposte a L’irresistibile mania dei saldi

  1. Unknown ha detto:

    Ciao, potrà sembrarti strano, ma sono felice di averti scoperto. conosco miglianico molto bene, l\’ho frequentato abbastanza. mi è sempre piaciuto tantissimo. ho dei cari ricordi di quel paese e della sua gente. conosco bene la rivista intercity e sapere che ne sei responsabile accresce la stima verso una persona che non conosco (te). il tuo blog è davvero carino. purtroppo ho poco a che fare con l\’ac anche se nel mio piccolo qualcosa di buono la faccio anche io. diciamo che non sarei un buon educatore ma a mio modo mi sforzo di essere un buon "recuperatore". ti sembreranno prole astruse ma hanno un loro piccolo significato.comunque complimenti per il blog. ciao

  2. syd ha detto:

    E\’ bello ogni tanto trovare un altro abruzzese come me…come va a Chieti? A Giulianova è tornato il sole…speriamo per un po….Ciao!!

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