Ultime ore nell’Illawarra

Insomma… anche l’ultimo giorno nel New South Wales è arrivato: sono partito da ormai 16 giorni, sono quasi alla metà del mio "viaggio lungo un sogno" e non me ne sono accorto! Quanta ricchezza porto in me e quanti volti ripongo nel mio cuore e nel mio animo! Sì, perché questo viaggio non è fatto solo di posti bellissimi da vedere ed esperienze nuove ed insolite, ma soprattutto di incontri, in primis con quelle care persone che prima conoscevo solo per foto e per sentito dire e che mi hanno fatto sentire in famiglia, sia a Melbourne, sia qui a Wollongong!
Così questa mattina non mi sono sentito un estraneo quando ho varcato (insieme a Marco, visto che i nostri rispettivi padri sono rimasti a casa) la porta della chiesa dell’Immacolata di Unanderra per il funerale di Aurelio, il cognato di zia Betty. Ogni funerale ovviamente è un triste evento, ma qui lo rendono ancora più triste con molte "trovate" dal sapore protestante, come i discorsi di commemorazione e di ricordo dei parenti e addirittura l’omelia sostituita da un intervento di un amico d’infanzia del defunto! Così si esprime la nostra fede nella risurrezione? Ne ho parlato con padre Angelo al cimitero, dopo la conclusione della sepoltura, e mi ha confermato che è difficilissimo, se non impossibile, far comprendere a questa generazione di cristiani (che vengono dal preconcilio e che non hanno sentito, una volta giunti in Australia, l’eco forte dei cambiamenti del Vaticano II) il senso della speranza nella vita eterna al momento del trapasso di un caro congiunto. Vabbé, disquisizioni liturgico-teologiche a parte, il funerale con tutti gli annessi e connessi è durato abbastanza (dalle 10.30 quando ci siamo mossi da casa fino alle 13.30 quando siamo rientrati) e mi sono stupito anche del tipo di cimiteri che ci sono qui: enormi parchi, dove si arriva in macchina fino ai loculi, con grandi aree di tombe (a terra quelli per la cremazione, con loculi piccoli piccoli, gli inumati in cappelle tutte uguali, sia nella forma sia nei caratteri e nel colore delle lapidi, sia nell’arredo, molto semplice, quasi tutti di cattolici) che non ti danno il senso opprimente della morte… almeno questo!
Sono stato sollevato nel constatare come tutti i parenti di zia Betty non mi considerassero più un estraneo e più di tutti è valso il sorriso di Fabiana, la nipote di Aurelio, lanciatomi alla fine della cerimonia dalla limousine che riportava i congiunti più stretti a casa (qui le imprese di pompe funebri fanno davvero tutto e con un servizio superlativo!).
Un rapido panino per pranzo e, mentre papà, zio e Marco se ne andavano al mare, io potevo finalmente dormire un po’ in tranquillità: negli ultimi giorni sono sempre andato a dormire tardi, complice la possibilità di chattare su MSN gratis, e mi sono sempre svegliato intorno alle sette del mattino! Un sonno davvero ristoratore: quando mi sono alzato, ho potuto iniziare i preparativi per l’ennesimo trasferimento. Valigie da riempire, cose da riportare, cartoline da spedire… e la solita malinconia che mi accompagna quando finisce qualcosa: stavolta però ci si è messa pure la zia che avrebbe voluto che rimanessi un altro po’, lamentandosi che, a causa della morte di Aurelio, non aveva potuto fare granché! Cara zia Betty! Per rassicurarla, le ho detto che tornerò in Australia: mi sono accorto che l’ho detto non per circostanza, ma per davvero! Sì, l’Australia mi ha conquistato, sia nei suoi posti, sia nella sua gente, che però è la "mia" gente!
Domani alle 15 si vola a Brisbane: andrò per la prima volta nel Queensland, ma starò dagli zii che meglio conosco!
Non so se lì potrò aggiornare il blog con la cadenza quotidiana sperimentata finora… comunque, credo che per due giorni questo spazio rimarrà "fermo"… Vedremo!
Good bye, Illawarra…
 
P.S. – Prima di partire, avevo detto che mi sarebbero mancati parrozzetti e cavicioni… I primi non lo ho effettivamente mangiati, ma i secondi c’erano alla tavola di Melbourne… Qui a Wollongong, invece, c’erano i cavicioni, ma erano quelli calabresi che sono enormi!!! I nostri sono piccolissimi, da 15-30 grammi l’uno, mentre quelli di zia Betty, come si vede dalla foto che allego qui sotto, sono almeno di 200 grammi!!! Una bomba calorica, ma molto molto molto apprezzata! Anche se non ingrandite la foto (cliccandoci su), si vedono benissimo le dimensioni!
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2 risposte a Ultime ore nell’Illawarra

  1. Stella ha detto:

    ciao antonello. effettivamente, nn ho ben capito il motivo del tuo viaggio, perchè nn ho avuto il tempo di leggerlo tutto il tuo blog. ma da quello che ho capito, mi sembra di intuire che sei in australia, per visite da parenti… cmq sia, sappi che io posso leggere il tuo blog. e quando posso rispondo.. nel frattempo di abbraccio forte e ti rifaccio gli auguri di un felice nuovo anno. sperando che tutto sia fantastico, come desideri… un abbraccio. stella.

  2. Luigi ha detto:

    CIAO ANTONELLO!!!! COME VA IN AUSTRALIA!!! VEDO CHE TI DIVERTI…BEATO TE CHE TI FAI UN MESE DI VACANZE…IO X CAPODANNO ME NE FACCIO APPENA TRE MA BELLI INTENSI…IO MIO VIAGGIO NON SARA\’ LUNGO UN SOGNO, MA APPENA UN "CANESTRO"…CI SENTIAMO PRESTO E BUON PRINCIPIO!!!P.S. SCUSA SE NON PASSO MAI MA I TUI ARTICOLI SONO TROPPO LUNGHI E A VOLTE NON FINISCO DI LEGGERLI… NON è COLPA TUA, MA A ME NON PIACE LEGGERE…UN ABBRACCIO!!!

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