Alle 11.30, tenendo fede alla proverbiale puntualità degli australiani (davvero svizzera!), il servizio di navetta per l’aeroporto di Sydney si è presentato a casa di zio Tommaso ed è venuto il momento dei commoventi saluti: davvero ci dispiaceva un sacco lasciare Wollongong ed una lacrimuccia repressa c’è pure scappata! Nei cento minuti occorrenti per arrivare all’aeroporto mi sono fatto una bella dormita, puntualmente “immortalata” da Marco ed arrivati al Terminal 2 dei “Domestic Flights” è iniziata l’odissea! La Virgin Blue, compagnia aerea low-cost internazionale, ha regole molto restrittive sui bagagli e nella “tagliola” dei limiti di peso sono finiti quasi tutti i nostri bagagli a mano (computer compreso!)… Mille discussioni con l’addetta del chek-in (a parlare eravamo io e Marco con le nostre minime conoscenze d’inglese, figurarsi), fino a quando non mi sono arrabbiato ed ho sfoderato una serie di frasi in inglese talmente precise che mi sono stupito di me stesso! Risolto il problema dei bagagli, altra tragedia: lo zio Lorenzo aveva lasciato in una valigia, già mandata nella stiva dell’aereo, i passaporti di lui e Marco!!! Armati di pazienza, io e mio cugino abbiamo sfoderato ancora una volta il nostro modesto inglese (che invece pare che sia molto efficace!) ed abbiamo messo in subbuglio l’intera Virgin Blue per recuperare i passaporti, senza i quali ci saremmo potuti scordare l’imbarco (almeno secondo le hostess della compagnia, poi invece non ce li hanno nemmeno controllati!). Finita l’odissea, è stato demolito il mito della precisione australiana: l’aereo per Brisbane, originariamente previsto per le 15, ha subito continui spostamenti in avanti, fino alla partenza, alle 15.40.
Partiti alle 15.40, siamo atterrati alle 15.55!
No, non si trattava di un aereo supersonico: semplicemente Brisbane, capitale del Queensland, non applicando d’estate l’ora legale, in vigore invece sia in Victoria sia in New South Wales, va un’ora indietro rispetto alle altre città della costa orientale!
L’arrivo a Brisbane è stato proprio come me lo immaginavo, una festa: gli zii e i cugini di Brisbane li conosco da tempo e sono molto espansivi e dinamici! Baci, abbracci, benvenuti… Ciò che però mi ha colpito immediatamente all’uscita dall’aeroporto è stata l’immediata sensazione di caldo eccessivo che mi ha investito: c’erano 31 gradi molto umidi (quindi temperatura percepita, almeno 36 gradi) e mio cugino Paolo, per prendermi in giro, mi ha detto “Oggi fa fresco, rispetto ai giorni scorsi”, quando pare che la colonnina di mercurio sia salita fino a 41 gradi!
Com’e’ Brisbane? Una citta’ ben poco "australiana": per la prima volta ho visto case con piu’ di un piano e addirittura alcuni condomini… Senza contare un caos molto italiano e le strade poco curate (cosa che non sarebbe mai successa a Melbourne o Sydney, dove il manto stradale e’ praticamente perfetto. In compenso, Brisbane e’ il luogo dei parchi: verde dappertutto, un fiume enorme, il Brisbane River, solcato da navi e traghetti (e da una linea di City Cut che fa da metropolitana). Ho rivisto con gioia zio Fernando (un po’ indebolito) e zia Uliana, dopo aver salutato all’aeroporto zio Pasquale e zia Ada. Tenendo fede ai racconti di mia sorella, mia cugina e dei miei genitori, la casa di zio Fernando e’ un vero e proprio "accampamento", soprattutto quando piombano i quattro nipoti, i figli di Gabriella, che ho rivisto con piacere e salutato con calore dopo quasi vent’anni!
Dopo una rilassante passeggiata serale per il New Farm Park, il piu’ grande di Brisbane e a due passi da casa, ho conversato con piacere per due ore con Hayley, una delle nipoti di mio zio, che vuole venire in Italia. Ho definitivamente compreso che il mio inglese, dopo due settimane di allenamento, e’ decisamente migliorato, tanto che Hayley mi ha fatto i complimenti. Anche se ride di gusto quando continuo ad impuntarmi su termini e pronunce incerte… allora anch’io mi sono fatto quattro risate, facendole leggere qualche testo in italiano! Sono state due ore di conversazione non banali, abbiamo visto le mie foto sul pc, ci siamo raccontati peripezie e speranze… Infine, per "salvare" me e Marco da un Capodanno da passare interamente all’Anfe Club, meta degli italiani di prima (e seconda) generazione (quindi con un’eta’ ragguardevole), Hayley mi ha promesso di passare a prenderci dopo mezzanotte: almeno ci godremo Brisbane di notte, e che notte!
Come immaginavo, qui a Brisbane l’atmosfera e’ piu’ distesa e familiare… spero che questa seconda meta’ del mio viaggio, interamente nel Queensland, possa essere ancor meglio della prima, che comunque e’ stata strepitosa!
Per concludere, visto che sono costretto a servirmi di un Internet Point (con Linux, per la gioia di Francesco & co.), e quindi non saro’ tempestivo negli aggiornamenti e non riusciro’ a tornare su MSN, salvo sorprese, AUGURO A TUTTI UNO SPETTACOLARE VEGLIONE DI CAPODANNO E UNO SPLENDIDO ANNO NUOVO… Io brindero’ con nove ore di anticipo rispetto all’Italia, alla salute di tutti voi!
Bhè due commenti li devo fare….1- Te con gli shorts!!!! HAHAHA2- Te con un bimbo in braccio!!! HAHAHAVabbè, spero ti si stia prospettando un capodanno interessante…noi qui alla fine abiamo rislto i casini che ti raccontavo l\’altro giorno, e saremo TUTTI da Cinzia…;)Buon anno in anticip…o meglio a quest\’ora da voi poco ci manca.
Caro Antonello!! Ce l\’ho fatta..anke se non ancora riesco a leggere tutto..ma ho potuto guardare le foto ed è bastato questo x far battere fortemente il mio cuore..rivivere attraverso le tue parole o avvertire attaraverso le tue foto..le stesse senzazioni ke ho provato ank\’io tempo fa…godi al massimo quest\’esperienza ke ti rimarrà impressa nel cuore..godi dell\’affetto di tutti i cari ke stai conoscendo…e ,visto ke siamo nel 2006, tanti auguri, sicuramente lì ti avranno parlato del "New Year\’s Resolution"..io da qui posso augurarti un anno sereno, ricco di sorrisi, ancora tanti sogni e tanto amore da dare e ricevere! See you soon dear! Have fun and please…say hello to my mum\’s land!! kiss and hug! Dina