Passare l’ultima mattina dell’anno in tutta tranquillità e senza pensieri per il veglione di Capodanno è una sensazione nuova, in considerazione che finora le decisioni sul 31 dicembre non le abbiamo prese mai prima di Santo Stefano. Invece questa mattina, la prima a Brisbane, mi sono svegliato in tutta tranquillità e, a parte il continuo ronzio del condizionatore (senza il quale qui è impossibile dormire) e il lavaggio dei denti con l’acqua calda (in realtà è quella fredda, ma qui esce tiepida, tendente al caldo), mi sono sentito praticamente a casa! Appena passate le 9 tutti in strada: si prende il 190 e si arriva in città! Brisbane è una città “giovane” e ha poche attrazioni storiche: vive per lo più di commercio e turismo, grazie alla temperatura che presenta tutto l’anno, mai inferiore ai 22 gradi! Infatti, il nostro piccolo giro della città inizia da Queen Street, il cuore commerciale di Brisbane, che brulica di negozi di ogni tipo, ovviamente pieni in questa stagione di saldi. Dopo esserci fatti letteralmente risucchiare dalla shopping mania (anche se ho comprato solo cartoline, l’ultima serie delle 72 da scrivere), anche perché, grazie al cambio favorevole ed alle abitudini tariffarie australiane, abbiamo scoperto che ci possiamo considerare ricconi (qui costa tutto molto meno che in Italia), abbiamo attraversato il Victoria Bridge per arrivare a South Bank, il quartiere in riva al fiume (Brisbane River) in cui sono concentrati gli Entertaiment Centre della città e le piscine con spiaggia, ad uso di coloro che non vogliono o non possono arrivare sulle splendide spiagge della Gold Coast, a circa 60 km. Giretto, foto, brunch (ovvero piccolo e veloce pranzo: ci stiamo australianizzando anche noi!) ed era già ora di tornare a casa per prepararci al Cenone di Capodanno all’Anfe House (cioè la sede dell’Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), per il quale l’appuntamento era fissato alle 18.30!!! Con questa buia prospettiva, non prima di aver buttato uno sguardo al Casinò (dove Marco non è stato ammesso per via dei tongues, cioè le tipiche ciabatte australiane) e ad Adelaide Steet, il cuore amministrativo di Brisbane (dove, miracolo!, c’è una piazza), ci siamo avviati verso casa…
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Sto\’ ancora leggendo il tuo blog. Mi ha fatto ridere che Marco ancora porta i \’thongs\’ ai piedi – hahaha!! Spero che vi state divertendo!Ciao, Maria