Insomma… dopo venti giorni mi arrendo: sì, sono tornato in Italia! In effetti, con il cuore e la mente sono ancora sulle coste dell’Oceano Pacifico e sto cercando di non tornare nel tran-tran italiano: l’Australia mi ha conquistato definitivamente e ho potuto scoprire che non sono l’unico che, in giro per il mondo, è tornato a casa con il “mal d’Australia”. Volevo lasciare questo blog senza altri interventi, perché il viaggio lungo un sogno vivesse per sempre almeno telematicamente. Poi, però, spinto da molti amici di blog, ho ceduto e da oggi ricomincio le “trasmissioni”, raccontando così quanto l’Australia abbia cambiato non la mia vita, ma il mio modo di vedere le cose.
Però, prima di tornare definitivamente in Italia, occorre raccontare l’ultimo giorno in Australia, mandare on-line le foto del 14 e del 15 gennaio ed accennare allo sfiancante viaggio di 29 ore (!!!), tra scali e voli, per approdare a Fiumicino.
L’ultimo, mesto, giorno a Brisbane è volato via con l’ultimo giro in centro, per l’acquisto delle ultime cose da riportare e con il rimpianto di dover lasciare molte cose qui, a causa delle valigie troppo piene (mannaggia! Avessi portato un po’ di vestiti in meno, che tanto non servivano!). Pranzo “spartano” a Subway, con il dietetico panino alla cotoletta di pollo e pomodoro, scelto da papà per evitare esagerazioni alimentari, in considerazione della cena che avrebbe celebrato il compleanno di zia Uliana e la nostra partenza. Il pomeriggio è stato dedicato alla triste chiusura delle valigie, ma presto sono arrivate le 18, quando tutta, ma proprio tutta la famiglia si è riunita al ristorante italiano “Così”, gestito da un buffissimo sardo con dei baffi vittoriani da urlo! C’eravamo tutti: oltre a noi quattro, zio Fernando e la festeggiata zia Uliana, zio Pasquale e zia Ada, Paolo e Lisa con il piccolo Ricardo, Gabriella e Paul con Sian ed Andrew, Hayley, Vanessa e Declan, Bruno e la sua nuova compagna, Rosario e Nadia. Una serata divertentissima, anche se per la cena abbiamo dovuto aspettare un bel po’ e non era affatto all’altezza di un ristorante che si definisce italiano. Foto, video, chiacchiere (il mio inglese si è esercitato alla stragrande), ma anche tristezza latente per la partenza imminente… La chiusura della serata è stata con un “incontro ravvicinato del terzo tipo” con un opossum, l’unico animale che non ancora avevo visto e che girava tranquillamente sullo steccato di una casa a fianco del ristorante, pazzesco! La notte è stata molto triste, soprattutto perché tutti ci hanno salutato con i lucciconi… ma non potevo immaginare quello che sarebbe successo l’indomani: all’aeroporto si sono presentati in quindici, tutti per salutarci! Non ce la facevo a reggere l’emozione e, di nascosto, ovviamente, ho pianto. L’ultima immagine che mi ha lasciato l’Australia è stata quella del saluto di tutti e quindici i miei parenti dall’alto della sala d’attesa dell’aeroporto di Brisbane: bellissimo!
E poi… e poi, 22 ore di aereo, prima con la Quantas e poi con la Cathay Pacific, intervallate da sette ore nell’aeroporto di Hong Kong.
Il ritorno? A Roma, ore 7.25 del 16 gennaio, 3 gradi di temperatura esterna. Pensando di dover rientrare direttamente nel terminal di Fiumicino, ci eravamo lasciati addosso solo le magliette a maniche corte; invece, ci hanno fatto scendere dalla scaletta e l’effetto è stato devastante!
Tutto il resto è Italia… sì, il mio Paese, ma l’Australia è nel mio cuore e lo sarà per sempre!
hey antonelloooooooo!! che bello vederti reagire al mal d\’australia! sono contenta che alla fine hai pubblicato questo famoso intervento.
ricordo bene la sala d\’attesa vista dalle scale mobili prima del controllo bagagli… ricordi tristi ma superati.
sei riuscito a vederli anche dopo esser passato al controllo passaporti? ricordo questa specie di terrazza sopra la testa dove ancora si può avere il contatto almeno visivo di chi si sta lasciando…
ben tornato tra noi!!!
baci
sommerso come sempre eh!
un saluto al volo.
buona serata.
baci
are you alive?
kisses
quando è stato il tuo compleanno?
baci
p.s. non so perchè non si riescano più a creare albums sul blog, ma sento che in molti si lamentano per questo… oltre che per tutto il resto. mah!!!
vabbè, ma che te lo dico a fare… ormai c\’ho rinunciato.
ciaoooooo
che silenzio…
buon fine settimana.
non mollo….
baci
e lo so che sei tornato…e anke con le intenzioni migliori…mi capisci verò?
Cmq per la gioia tua ho aggiornato il mio bloggetto…nn lo facevo da tente eh?! e forse anke con qualcosa che ti piacerà…anke se nn ne sono sicuro al 100%… ma sbaglio ho c\’è una "Chiaretta" che ti cerca… nn arla attendere troppo!!! TTFT sempre… un abbraccio