24 novembre: Una giornata a Vaughan

 Lunedì: dopo aver smaltito le celebrazioni ufficiali di sabato, un altro impegno istituzionale ci aspetta nella mattinata, la partecipazione al Consiglio comunale di Vaughan (che – incredibile a dirsi – si pronuncia semplicemente “Von”, con la “o” aperta, tendente alla “a”). Ma anche questa volta l’impegno ufficiale viene preceduto da giri e controgiri per motivi “familiar-emigranti”: prima caffè da “La Molisana”, offerto da Severino, addetto al consolato onorario d’Italia, che ci vuole anche per domani ad un breakfast a casa sua, poi ricerca della casa natale di Marco, che è stato in Canada nei primi otto mesi di vita (e che sta per questo cercando di ottenere, proprio in questi giorni, anche il passaporto canadese), e ancora al bar “Azzurri 82”, abituale ritrovo di Mario, dove abbiamo mancato l’incontro con un cugino di mio nonno. Infine, alle 12.10, puntualissimi, siamo di fronte al municipio di Vaughan, dove ritroviamo la delegazione di Introdacqua, già incontrata in radio giovedì scorso, pronti per il Consiglio comunale. Prima, però, una conferenza stampa, che il grintoso sindaco, la signora Lynda D. Jackson, liquida in poco meno di dieci minuti e soprattutto con una puntualità svizzera. Anche qui le conferenze stampa sono per lo più passerelle, tanto più che si annunciava un evento legato alle Olimpiadi Invernali del 2010, che si terranno a Vancouver, e quindi non c’erano che un giornalista e due fotografi…

In Consiglio comunale prima sorpresa: per una città di oltre 300 mila abitanti i consiglieri in tutto sono (sindaco ed assessori compresi) nove, più il city manager e il consigliere eletto per la consulta dei giovani: uno schiaffo enorme ai nostri organismi pletorici (Ripa Teatina e Miglianico con 5000 abitanti circa hanno 16 consiglieri, Chieti e Pescara 41 con 11 assessori). Una cosa che farà molto sorprendere Vincenzo, Adriano ed Enzo quando, in serata, parlerò con loro delle varie consuetudini politiche italiane (come quella di continuare a lavorare mentre si è parlamentari o il cumulo delle cariche elettive).

Il Consiglio comunale prevede quattro cerimonie, tra cui anche la nostra e la sindachessa dimostra di essere un tipo particolarmente pratico e spiccio, liquidando con serietà, sobrietà ed anche solennità tutte le formalità in poco meno di un’ora. Discorsi ufficiali e foto a volontà compresi: un miracolo di efficienza.

All’uscita dal municipio, una brutta sorpresa: è iniziato a nevicare forte, sebbene la temperatura fosse tra i 2 e i 4 gradi, e quindi ci è stato impossibile continuare il tour turistico che avevamo programmato, tra Casa Loma, il forte dei pioneri e il villaggio indiano vicino Hamilton. Speriamo di poter recuperare nei prossimi giorni. Il pomeriggio, dunque, è stato giocoforza trascorso in un altro maxi-centro commerciale il Vaughan Mills: praticamente tre Megalò messi insieme, per capirci con le dimensioni, e senza contare tutti i negozi e i ristoranti che erano all’esterno (dove formavano quattro piazze ai quattro lati del “mall”). Meraviglioso, all’interno, il “Bass Pro Shops”, enorme negozio con tutto quello che serve per i cacciatori (sport molto diffuso in Canada): dalle armi all’abbigliamento, dagli accessori alle chincaglierie più varie, il tutto realizzato con riproduzioni a grandezza naturale degli animali tipici canadesi (alce, orso, cervo) e degli ambienti di caccia.

Alle 17.30, per portarci “avanti” con le visite, abbiamo tentato con successo di andare a trovare Floriana, del comitato direttivo del Val di Foro Social Club.

Infine il ritorno a casa e la rapida preparazione per andare a casa di Sonia ed Enzo per una serata di hamburger, con tutta la famiglia riunita (quella dei Ricciuti al gran completo e quella di Enzo, che è originario di Pizzoferrato). Con un goloso anticipo realizzato con dei “past three” (leggere sfoglie di acqua, farina e strutto cucinate al forno con dentro zucchine, peperoni, funghi e formaggio), abbiamo iniziato a farci da soli gli hamburger, con gli ingredienti messi a disposizone da Sonia e la carne cucinata al barbecue (sotto la pioggia) da Enzo. Io ho praticamente “inventato” un hamburger farcito all’inverosimile: carne, maionese, lattuga, pomodoro, formaggio svizzero, formaggio inglese, cipolla. Una “torre” che ha stento sono riuscito a mordere con un solo boccone…

Serata di chiacchiere anche rilassanti, prima del ritorno a casa che ci riserva un’altra disavventura, questa volta capitata a Marco, che, scivolando sull’asfalto viscido mentre entrava in macchina, ha battuto la testa sullo spigolo dello sportello: il risultato è un bel taglio sulla fronte e tanto dolore. Ma con un po’ di ghiaccio, anche il taglio di Marco è stato sistemato. Tutti a letto!

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