Columnist per gli italiani in Australia?

Inesorabilmente si avvicina il giorno della
partenza: è strano ammettere (con piacere!) che l’Australia mi ha conquistato e
che, se potessi, rimarrei ancora tanto altro tempo qui… ma non è detto che il
mio arrivederci a questa terra piena di sorprese e di meraviglie sia poi così
lontano!
Nei primi giorni di questa ultima settimana si
è scatenata quella frenesia che già i miei genitori mi avevano riferito al loro
ritorno dall’Australia: tutti chiedono di poterci ospitare per pranzo o cena ed
è davvero difficile conciliare le ragioni del turista con quelle degli
aspiranti ospitanti e tutte queste poi con le ragioni dello stomaco! Per farla
breve, abbiamo avuto ed avremo giorni seduti a tavola, costretti a rivedere i piani
per le ultime visite nei posti caratteristici del Queensland e soprattutto
senza poter moderare abbastanza il cibo da mangiare, altrimenti qui si
offendono a morte! Risultato? In pochi giorni forse avrò messo su due chili e
si vedono! Quindi al mio rientro occorrerà almeno una settimana di
“disintossicazione”, anche se mi mancheranno alcuni prodotti tipici di quaggiù,
come il mango e la papaia (superlativi, soprattutto il primo) e l’avocado (così
buono in mezzo all’insalata che addirittura mi fa mangiare, e con gusto, anche
la lattuga, che scanso debitamente in Italia), senza contare la varietà di
frutta che c’è qui adesso, essendo estate: dovrò aspettare almeno cinque mesi
per fragole, ciliegie, pesche, le mie amate albicocche, cocomero…
Insomma, tre giorni, quelli trascorsi dal
nostro ritorno da Raimbow Beach, nei quali c’è poco da raccontare, pranzi e
cene a parte. Per flash: lunedì 9 giro in centro per iniziare a vedere qualche
souvenir da riportare in Italia, operazione piuttosto difficile a causa della
mancanza quasi totale di spazio nelle nostre valigie, con il rischio concreto
di dover pagare un surplus all’aeroporto… Abbiamo confermato i nostri
biglietti: partenza alle 11.00 di domenica 15 gennaio con
la Quantas Airlines, atterraggio (dopo otto ore di volo) ad Hong Kong alle 17.25 locali;
sette ore di stop e alle 0.25 del 16 gennaio si riparte: quattordici ore di
volo per rientrare a Roma alle 7.20 locali di lunedì. In totale, quindi sono 29
ore di trasferta, scalo compreso: una faticaccia! Nel pomeriggio del 9, io,
Marco ed Hayley per aggirare la noia ci siamo fiondati in un bowling a Queen
Street, dove in una tesissima doppia partita, Marco ha prevalso su di me solo
all’ultimo tiro (lui strike e tiro aggiuntivo, io 9 birilli). In serata
“accampamento” a casa di zia Uliana e zio Fernando: nella piccola sala da
pranzo ci siamo sistemati in 15 per una rumorosa ed allegra cena con Gabriella
(la figlia degli zii e mamma di Hayley) e i quattro figli, Paolo, Lisa ed il
piccolo Ricardo, di 9 anni (figlio di Paolo e Loredana, la ex moglie, che ho
conosciuto proprio lunedì andando con mio cugino a prendere il piccolo: si
ricordava ancora di mia sorella e mia cugina, conosciute nel 1996!). Una
famiglia davvero unita, quella di zio Fernando e zia Uliana: anche se molto
“incasinata”, il bello di qua è proprio questa profonda unione fra tutti i
membri della famiglia, senza distinzioni di grado di parentela o di
“ufficialità” di rapporto (il ragazzo di Sian frequenta senza problemi casa,
così come accadeva all’ex di Hayley, così anche per i “compagni” attuali di
Gabriella e Paolo)… tutti insieme appassionatamente!
Martedì 10 lo stanco tran-tran mattutino (con
il giro in centro per gli ultimi acquisti di souvenir) è stato scosso da una
telefonata di Maria Antonietta, che mi annunciava che il presidente della
Camera di Commercio italo-australiana aveva espresso
il desiderio di conoscermi e mi invitava in un pranzo informale in una nota
pizzeria italiana di Brisbane. Il motivo è presto svelato: Luigi Casagrande,
questo il nome del presidente, persona alla mano e simpaticissima, imprenditore
edile, sarà candidato al Senato della Repubblica italiana nel collegio
Asia-Africa-Oceania per le prime elezioni politiche in cui anche agli italiani
all’estero manderanno i propri rappresentanti al parlamento nazionale. Un
pranzo di “lavoro”, dunque, per consigli sulla campagna elettorale e strategie
di comunicazione politica: del resto, io ho già affrontato, cinque anni fa, una
campagna elettorale senatoriale e tra meno di un mese tornerò ad essere
coinvolto nella medesima esperienza, faticosissima, ma davvero esaltante e
gratificante! Tra le righe della nostra conversazione, Casagrande mi offre
anche la possibilità di divenire da subito columnist
(ossia editorialista, notista politico, per chi afferra il linguaggio
giornalistico, per i “profani”: commentatore politico) per i due quotidiani in
lingua italiana d’Australia, Il Globo e
La Fiamma. Un onore enorme: i due giornali complessivamente raggiungono il milione e
mezzo di italiani presenti in ogni angolo d’Australia! Il mio compito sarebbe
quello di “spiegare” a tutti questi emigranti e figli di emigranti la
“difficile” politica italiana, raccontando settimanalmente le vicende dei
“palazzi romani” con un linguaggio accessibile ed accattivante, per riaccendere
negli italiani all’estero la passione civica e dare loro gli strumenti per
votare con coscienza e comprensione alle prossime elezioni politiche italiane!
Un onore grande, che farei anche solo per lo spirito di Patria e la firma su
due giornali tanto diffusi… Inizierò probabilmente al principio del mese di
febbraio: il tempo di riambientarmi in Italia e di perfezionare gli accordi con
i colleghi australiani!
In serata, cena da “Cecchino” (Francesco)
Adezio, zio del mio mitico padrino di cresima, Maurizio: ci ha accolti in casa
con grande gioia ed allegria, rievocando episodi di vita miglianichese ed
australiana esilaranti e divertenti, il tutto condito dalla cena della signora
Gilda, che è di origine inglese, ma parla un italiano fluente (con
quell’accento anglosassone inconfondibile ma carinissimo) e soprattutto ha
imparato tutti i fondamentali della cucina nostrana! La cena è stata superba, a
dir poco: una citazione la meritano lo “sweet lips fish” (il “pesce dalle dolci
labbra”, tipico esemplare ittico australiano, che ha un sapore tenero, sembra
quasi un petto di pollo) e i dolci al cioccolato fatti a mano dalla signora
Gilda!
Mercoledì
11 mi sono imposto: non era possibile passare ancora una giornata con le
mani in mano! Allora, armati di cartina e orario degli autobus io, papà, Marco
ed Hayley abbiamo fatto tappa a Lone Pine, un sobborgo periferico di Brisbane
dove sorge il Koala Sanctuary, un’estesa area protetta, dove vivono centinaia
di esemplari di koala, anche di famiglie diverse, insieme a canguri, wallabies,
wombats, dingo… insomma tutta la fauna locale! Sono state ore di relax e di
divertimento tra gli animali, in parte in libertà, in parte in recinti ed una
speciale citazione la merita la possibilità, che io ho voluto cogliere a
differenza degli altri, di poter abbracciare un koala e poter scattare foto
ricordo tutte particolari! Quanto sono dolci i koala!!!
Al rientro, barbecue a casa di Paolo e Lisa:
lui è un cuoco sopraffino e lei una perfetta padrona di casa! C’è stato il
tempo di tagliare un panettone d’estate (non vi dico che strana sensazione!) e
di far vedere ad Hayley, Ricardo e Lisa, che mai sono stati in Italia
la nostra Miglianico e il nostro Cortile Tomei, grazie a Google Earth! Una serata davvero
in allegria… il cui ricordo mi farà ancor più immalinconire al momento della
partenza!

Il programma del resto della settimana è
presto fatto: giovedì 12 e venerdì 13 mattina saremo alla Gold Coast, nello
strepitoso appartamento con piscina di
Carmelo Caruso
, nella speranza che faccia bel tempo per andare al mare; venerdì 13
sera a cena a casa di Rosario e Nadia, cognato e sorella di zia Uliana; sabato
14 festeggiamenti per il compleanno di zia Uliana e cena di arrivederci per me
e papà che ripartiamo! Spero di poter scrivere un’ultima volta dall’Australia
per raccontare questi ultimi scampoli di viaggio!

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3 risposte a Columnist per gli italiani in Australia?

  1. Chiara ha detto:

    wowwwww, sei in australia!! i tuoi racconti sono molto lunghi, quindi credo di dover tornare con più calma ritagliandomi un angolino di tempo per leggere tutto!io sono stata a brisbane una volta per tre mesi, una volta due settimane. il mio ex ragazzo era di li.sono stata al lone pine, surfer\’s paradise, noosa, gold coast e tanti altri posti in quell\’area… e poi ancora sydney, king\’s cliff etc. etc.neanche ricordo più i nomi di tutti i posti che ho visitato. sul mio blog c\’è qualche foto… il ricordo ancora mi emoziona.a presto allora…ciao disy

  2. Sara ha detto:

    Grande Antonellooooooo…sono super felice che ti stia divertendo!Purtroppo nn sono riuscita a seguire il tuo blog come avrei voluto…nel periodo natalizio all\’inizio ero un pò triste, come ben sai, poi per reagire un pò ho deciso di passare quanto + tempo potevo fuori!Ciao e aspetto il tuo ritorno per un mega telefonatoneeeeeeee…tvb!!PS:quando ritorni?????

  3. Sara ha detto:

    ah..dimenticavo!Mi porti un koalino??

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